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Bonus pubblicità 2020: cosa cambia con il decreto Cura Italia

Conseguentemente all’emergenza COVID-19, il governo italiano ha adottato numerose modifiche e novità relativamente alla fruizione del bonus pubblicità. Queste modifiche sono state introdotte con il decreto del 16 marzo, e si riferiscono al solo anno 2020.

Cos’è il bonus pubblicità

Il bonus pubblicità è una agevolazione statale offerta a te e agli altri cittadini Italiani, al fine di incentivare gli investimenti pubblicitari su giornali cartacei o digitali, su televisioni, e radio. Queste agevolazioni vengono erogate in forma di credito d’imposta1.

Sono esclusi dal credito d’imposta i costi sostenuti per la realizzazione di ulteriori modalità di pubblicità, quali ad esempio i costi relativi alla realizzazione di grafiche pubblicitarie, o i costi sostenuti per la pubblicità sui social media.

Il decreto inoltre indica chi può beneficiare di tale agevolazione. Puoi usufruire di tale agevolazione se rientri in una delle suddette categorie:

  • se sei un lavoratore autonomo;
  • se sei un imprenditore;
  • se sei titolare di un ente non commerciale.

Cosa prevedeva il bonus pubblicità prima del decreto Cura Italia

Precedentemente al decreto Cura Italia, il bonus pubblicità prevedeva un credito d’imposta pari al 75% delle spese incrementali sostenute in campagne pubblicitarie realizzate su giornali, quotidiani o periodici, su emittenti televisivi e radiofoniche.

Il decreto legge 2019 prevedeva, inoltre, che per poter usufruire dell’agevolazione statale, occorreva necessariamente presentare un preventivo di spesa all’Agenzia delle Entrate.

Era assolutamente necessario, nel caso tu avessi voluto usufruire di tale agevolazione, presentare la richiesta entro il 31 marzo. La presentazione della richiesta era possibile dal 1 Marzo.

Bonus pubblicità 2020: cosa cambia con il decreto Cura Italia

Il decreto cura Italia ha provveduto a cambiare la normativa precedente introducendo delle novità sul calcolo del credito d’imposta sugli investimenti.

L’articolo 98 del decreto cura Italia emanato il 17 marzo 2020 si pone come obiettivo quello di incentivare il settore pubblicitario.

L’emanazione di tale decreto si è resa necessario conseguentemente, in risposta all’emergenza coronavirus che ha destabilizzato l’intera economia italiana.

La novità principale, come già anticipato, riguarda il calcolo del credito d’imposta, il quale nel 2020 sarà calcolato in misura unica del 30% degli investimenti che hai effettuato.

Questa misura straordinaria ti consentirà quindi di poter sostenere le perdite dei volumi d’investimento determinate dalla emergenza coronavirus.

Si tratta di un’agevolazione superiore e maggiormente vantaggiosa rispetto a quella prevista nel 2019.

Ebbene, il calcolo del credito d’imposta verrà predisposto non solo in considerazione all’incremento nell’investimento, bensì verrà effettuato in considerazione degli investimenti complessivi da te effettuati.

Non c’è alcun cambiamento relativamente ai soggetti beneficiari, pertanto potrai usufruire dell’agevolazione nel caso tu sia un’impresa, un lavoratore autonomo o un’organizzazione non commerciale ed abbia operato degli investimenti sui mezzi di informazione.

Il decreto cura Italia inoltre prevede che siano ammesse le pubblicità pubblicate su giornali sia essi cartacei o digitali, su radio, o reti televisive.

C’è una regola fondamentale alla quale dovrai prestare attenzione: il valore complessivo dell’investimento deve superare almeno dell’1% il valore degli investimenti dell’anno precedente sul medesimo mezzo di informazione.

Per poter usufruire dell’agevolazione occorre presentare la richiesta online all’Agenzia delle Entrate utilizzando il modello F24. Le domande possono essere inviate dal 1 al 30 settembre 2020. Per maggiori informazioni, contattaci.


Approfondimenti

Credito d’imposta: ogni genere di credito di cui sia titolare il contribuente nei confronti dell’erario dello Stato o di un ente pubblico con potestà tributaria-impositiva.

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